“Strade al margine” un reportage su Torpignattara pubblicato grazie alla Fondazione Basso

Torpignattara

Palazzine basse, medio alte, altissime. Panni stesi ad asciugare, appesi ad un filo che corre lungo il parapetto di una finestra o protetti dall’interno di un balcone. Panni colorati che rimandano ad un vestiario proveniente da paesi lontani. Piccoli alimentari fatiscenti un tempo botteghe di chi sa quale artigiano abituatosi all’oscurità del lavorare sotto il livello della strada. Isole verdi inaspettate che si raggiungono facendosi incuriosire dall’acquedotto Alessandrino che svetta in lontananza. Murales colorati sulle facciate dei palazzi, adibiti ad un rinnovamento dal sapore troppo moderno rapportato al supporto di cemento armato.

Cemento

 

Facendosi trasportare dalle strade più interne del quartiere, lasciandosi alle spalle la via Casilina si respira immediatamente un’aria più tranquilla e meno trafficata come se la campagna romana non avesse perso del tutto la superiorità di un tempo. Ancora non è raro imbattersi in qualche cane che scorrazza tranquillo in mezzo a dei cassonetti divelti oppure osservare qualche gatto di strada pronto alla sfida dall’alto del tetto di una macchina in sosta.

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La coscienza, di un “oltre” da scoprire, da rendere azione mentre si attraversano questi luoghi discontinui. Luoghi dove vengono realizzati impianti d’atletica leggera, come all’interno dell’Istituto comprensivo di via Laparelli. È stato nel mese di Luglio del 2000 l’ anno in cui l’ Istituto, l’ Associazione ACLI III° Millennio ed il Municipio Roma 6 sono arrivati alla stipula di una convenzione con lo specifico intento di monitorare le qualità fisiche degli alunni presenti nel territorio, dalla scuola materna sino alle superiori. In Italia questa è la prima realizzazione di un impianto omologato all’ interno di una struttura scolastica, sottolineando quanto lo sport sia fondamentale sotto molteplici punti di vista, cosa che spesso manca nelle zone centrali della città. Una pista realizzata dagli stessi costruttori della pista dello Stadio Olimpico di Roma, un parterre soffice da calpestare composto da un materiale specifico come il Polystar, adatto per i bambini che possono permettersi di cadere senza farsi male, imparando quanto sia facile rialzarsi da soli.

Parterre

 

Scoprire quanto sia semplice accettare la propria differenza e trasformarla in forza è quello che insegna da anni Gianni Alessio, prima con l’associazione ASD CUS di Roma ed oggi con l’Associazione ACLI III° Millennio, dove anche disabili e normo-dotati riscoprono la coscienza corporea grazie alla pratica in diversi sport. Insegnamenti che danno i loro frutti, basti pensare alle due medaglie d’argento conquistate dall’atleta Oxana Corso, specializzata nella velocità, durante i Giochi paralimpici di Londra nel 2012.

All’Università di Tor Vergata presso il corso di Laurea triennale in Scienze Motorie grazie anche al Dott. Gianni Alessio è stata inserita la Lotta Olimpica nei due stili: Greco Romana e Libera ed è prevista successivamente una laurea magistrale dedicata a quest’ antica ed affascinante disciplina.

Uno sport considerato come il padre di tutti gli sport e oggi praticato da chi ne sa apprezzare i rapidi movimenti, da chi vuole dedicarsi alla conoscenza delle più disparate prese per imparare a schienare l’ avversario o per prevenire le sue mosse e guadagnarsi un più alto punteggio. Senza prescindere dal rispetto di chi si ha di fronte, rispetto necessario a chi pratica questo sport, per inserirsi nello schema motorio dell’avversario.

Lo sviluppo e l’apprendimento delle tecniche principali della Lotta favoriscono, in chi le pratica con la dovuta concentrazione e serietà, l’assestamento di capacità fisiche come: la rapidità, la resistenza, la forza, la coordinazione e l’equilibrio.

La principale differenza tra i due stili consiste nell’utilizzo delle gambe. Nella lotta grecoromana infatti sono permesse prese alla testa, alle braccia ed al tronco dell’avversario fino alla cintola, mentre nella libera sono consentite le prese alle gambe anche per mezzo delle stesse. Azioni tecniche fondamentali per lo svolgimento dei due stili sono i colpi, i controcolpi, le combinazioni e le difese. Entrambi gli stili condividono colpi simili, quali: il rovesciamento, la proiezione, la portata a terra e lo schiacciamento.

Uno sport che affascina sin da piccoli chi ha la fortuna di praticarlo. Oggi a Torpignattara viene insegnato due volte a settimana da tecnici esperti in entrambe le discipline, a Via Laparelli con un felice seguito da parte degli studenti in Scienze Motorie dell’Università di Tor Vergata.

 

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